L'Andalusia è una terra che sa d'Arabia, ma che parla di re cattolici, di chiese maestose, di luoghi di fede.Terre d'arte e di passione,di storia e di vita, scandite dal tempo lento e vento caldo. Difficile dire cosa sia più bello: la frenetica Madrid con i fasti del Palazzo Reale e l'unicità del Prado; l'incanto moresco di Granada con l'Alhambra avvolta dai profumi di aranci, mirti e cipressi; la preziosità di Toledo dimora di El Greco, la moschea araba di Cordoba, la passionale Siviglia con l'imponente Cattedrale e la Giralda, patria del flamenco. La bianchissima Ronda che ispira romantiche suggestioni.
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1° giorno : ROMA- MADRID
Siamo partiti dall'aeroporto di Fiumicino per Madrid. All'arrivo ci siamo trasferiti in hotel e dopo la cena insieme al gruppo e con l'accompagnatore abbiamo fatto un giro notturno per il centro della città e in Piazza Mayor.
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2° giorno : Madrid- Cordoba- Siviglia-
Fatta la prima colazione in hotel siamo partiti per Cordoba; dopo il pranzo in ristorante, nel pomeriggio con la guida abbiamo visitato la città(la moschea più vasta del mondo, il centro antico con le caratteristiche stradine) Dopo la cena in hotel Siviglia by night, tour panoramico con il bus ed accompagnatore con una passeggiata nel Barrio de Santa Cruz.
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3° giorno : Siviglia
Dopo la prima colazione in hotel l'intera giornata è stata dedicata alla visita della città.La guida ci ha fatto visitare l'Alcazar, la Cattedrale con la Giralda, Plaza d'Espana, Barrio de Santa Cruz, Barrio de la Macarena, l'Isola de la Cartuja, la Torre de Oro. Il pranzo è stato fatto in hotel come pure la cena. Dopo abbiamo potuto assistere ad uno spettacolo di flamenco.
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4° giorno : Siviglia-Jerez De La Frontera-Ronda-Granada
Fatta la prima colazione siamo partiti per Jerez de la Frontera dove in mattinata abbiamo fatto una visita panoramica della città e poi una sosta in una cantinaper la degustazione di vini tipici- Siamo ripartiti per Ronda dove abbiamo mangiato in ristorante e nel pomeriggio c'è stata con la guida la visita della città. Ronda è una splendida città di origine araba, famosa per il Tajo, una fenditura profonda più di M. 100 che separa il centro storico dalla città moderna. Poi la visita è continuata con Plaza de Toro, una delle più belle della Spagna, la Cattedrale e incantevoli scorci tipici dell'andalusia. In serata arrivo a Granada, cena in hotel- Dopo cena abbiamo fatto un tour panoramico di Granada by night con il nostro accompagnatore e in bus.
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5° giorno : GRANADA
Dopo la prima colazione in hotel l'intera giornata è stata dedicata alla visita della città con la guida.La visita è stata fatta alla Cappella Reale della Cattedrale, l'Albacin, città forticvata dell'Alhambra, massima espressione dell'arte araba in Europa.Il pranzo e la cena li abbiamo fatti in hotel.
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6° giorno : GRANADA-TOLEDO- MADRID
Dopo la prima colazione siamo partiti per Toledo dove abbiamo pranzato e nel pomeriggio insieme alla guida abbiamo visitato la città dell'antica capitale della Spagna, città Patrimonio dell'Unesco. Abbiamo visitato la cattedrale e il centro antico della città-In serata arrivo a Madrid, abiamo cenato e dopocena una passeggiata con il nostro accompagnatore.
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7° giorno : MADRID
Dopo la colazione l'intera giornata è stata dedicata alla visita della città accompagnati dalla guida. Abbiamo visitato il Palazzo Reale, il Museo del Prado, Plaza Mayor, Puerta del Sol con giro panoramico, Stazione di Atocha, la Gran Via, il museo di Reina Sofia. Pranzo e cena in hotel.
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8° giorno : MADRID-ROMA
Dopo la prima colazione abbiamo avuto l'intera mattinata libera per shopping o visite individuali. Dopo il pranzo libero siamo rientrati in albergo per il trasferimento in aeroporto per riprendere il nostro aereo che ci ha riportato a Roma. Ha fatto seguito il rientro di ognuno nelle proprie sedi di provenienza.
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6° giorno: in mattinata partenza per Toledo, pranzo in ristorante e nel pomeriggio visita con la guida dell'antica capitale della Spagna, città Patrimonio dell'Unesco,con la visita della Cattedrale e del centro antico della città.
La visita di Toledo è stata realizzata nel pomeriggio e alla sera siamo ripartiti per Madrid.
Qui di seguito riporto la spiegazione e la descrizione di ciò che abbiamo visitato sperando di fare cosa gradita.
TOLEDO
La storia di TOLEDO.
Toledo (85.000 abitanti circa, toledani, in spagnolo toledanos) è una città situata al centro della Spagna, appartenuta all'antico Regno di Castiglia che aveva come capitale la città di Burgos. Attualmente è capoluogo dell'omonima provincia e della Comunità Autonoma di Castiglia-La Mancia. Per tradizione l'arcidiocesi di Toledo, la più importante del Paese, è sede primaziale, cioè all'arcivescovo di Toledo spetta il titolo di Primate di Spagna.
Storia
Le prime notizie storiche sulla città risalgono a uno scritto in onore del proconsole Marco Fulvio Nobilior dello storico romano Tito Livio, in cui è nominata una località denominata Toletum, dicendo cioè che era una piccola città, ma forte per la sua posizione.
È infatti circondata per due terzi dal fiume Tago, sul quale i Romani costruirono un ponte, più tardi ingrandito e restaurato dagli Arabi. Il nome sembra derivare dal suo supposto fondatore, ovvero il Console romano Tolemon.
Successivamente Toledo è stata la capitale del regno dei Visigoti e centro importante durante il periodo della presenza araba. Nelle vicinanze di Toledo, nel comune di Guadamur, si trovò nel 1858 il Tesoro visigotico di Guarrazar. Il 25 maggio 1085, il re Alfonso VI di Castiglia conquistò la città ai musulmani. Da allora Toledo ha vissuto il suo periodo di maggiore splendore, con una grande crescita culturale, sociale e politica.
La scuola per traduttori di Alfonso X e le numerose opere d'arte civili e religiose hanno lasciato profonde impronte nella città, fino al periodo in cui fu la capitale dell'impero spagnolo, all'epoca di Carlo V. Il figlio di Carlo V, Filippo II decise di trasferire la capitale dell'impero a Madrid; da quel momento la città, perdendo gran parte del suo peso politico e sociale, entrò in un periodo di decadenza che coincise con quello di tutta la Spagna.
La città è attraversata dal fiume Tago, il centro storico di Toledo si trova sulla cima di una collina e permette di apprezzare il panorama.
Tra i monumenti più importanti si ricorda la fortezza dell'Alcázar, teatro di una sanguinosa battaglia durante la guerra civile spagnola: l'Alcazar era allora sede dell'accademia militare per gli allievi ufficiali dell'esercito e si schierò con gli insorti franchisti resistendo all'assedio dell'esercito regolare. Durante questo assedio al comandante dell'Accademia fu posta da parte dell'esercito repubblicano l'alternativa di arrendersi o di lasciare uccidere il figlio catturato dalle truppe regolari.
Il generale non si arrese e l'episodio divenne testimonianza dell'attaccamento ai valori nazionali e tradizionali contro le idee anarchico-socialiste; l'assedio fu raccontato in un film italiano, L'assedio dell'Alcázar, girato durante il periodo fascista.
Altri monumenti importanti sono la cattedrale gotica e la piazza di Zocodover (antico mercato centrale dell'epoca araba).
Durante il periodo di dominazione araba nella città si ebbe una certa tolleranza religiosa, con la convivenza dei musulmani con una piccola minoranza di cristiani ed ebrei: tuttavia questi ultimi non godevano degli stessi diritti spettanti ai musulmani.
Tale periodo si concluse nel 1492, dopo la Reconquista, con l'espulsione,da parte del re "cattolicissimo", dei musulmani e degli ebrei. A ricordo di quel periodo restano oggi numerosi monumenti religiosi come la Sinagoga di Santa Maria la Blanca, la Sinagoga del Transito e la Moschea del Cristo della Luce.
La città di Toledo si identifica con il grande pittore Domenico Theotocopulos detto El Greco (1541-1614) che trascorse qui gli ultimi 37 anni della sua vita; nella città sono conservate alcune delle sue opere, tra le quali La sepoltura del conte di Orgaz, conservato nella chiesa di Santo Tomé.
C'è anche una "Casa e Museo del Greco", ma è documentato che El Greco visse da tutt'altra parte e che questa casa era appartenuta a Samuel Levy, tesoriere evidentemente ebreo di re don Pedro.
All'inizio del Novecento il marchese della Vega per mantenere il ricordo del pittore, conservare i suoi quadri, restaurare questo casolare, volle creare una copia di ciò che avrebbe potuto essere la casa del Greco, creando un'opera verosimile con mobili dell'epoca. Attorno ad un bel cortile con lo zoccolo piastrellato ci sono la sala da pranzo e quella da lavoro della moglie, o amante, madre del figlio Manuel e ispiratrice del pittore, donna Jeronima, la cucina e un bel giardino. Al piano superiore lo studio del pittore, con un notevole dipinto, le "Lacrime di San Pietro", ed altre stanze ricostruite immaginando come visse El Greco.
Chiese: La Cattedrale costruita nel XIII secolo secondo lo stile gotico delle cattedrali francesi. Contiene la scultura trasparente di Narciso Tomé.
Ponte di Alcántara, che si trova al di sotto dell'Alcàzar nel punto in cui il Tago si restringe; il nome deriva dal termine arabo al Qantara che significa "ponte", ma nonostante il nome, esso è di origine romana. Fu risparmiato e utilizzato dai Visigoti e giunse quasi intatto agli Arabi, che lo fortificarono con una cinta muraria e con torrioni ai due ingressi; subì poi diverse ristrutturazioni e in parte riedificazioni in diverse date successive fino all'ultima del 1962, sicché poco rimane sia del ponte romano (resti delle fondamenta e dei pilastri), sia della costruzione a difesa degli Arabi.
Ponte di San Martino, il cui nome deriva dalla vicina parrocchia dedicata a San Martino. Serviva a collegare Toledo con l'Estremadura da cui arrivava il carbone e la pietra di granito. Gli Arabi avevano un ponte di barche di cui un pilastro esiste ancora. Il ponte nella sua attuale struttura risale agli inizi del XIV secolo. Una delle diverse leggende della città racconta che l'architetto chiudendo l'ardito grande arco ogivale centrale si accorse che non avrebbe potuto sopportare il peso dei grandi carri che trasportavano il granito e l'alternativa non poteva essere altro che continuare l'opera correndo il rischio di un crollo o distruggere la centina e rifare la costruzione - con perdita di credibilità come costruttore sia nell'uno che nell'altro caso. Confidò la sua preoccupazione alla moglie che di nascosto di notte si arrampicò sul ponte e diede fuoco alla centina facendo così risultare un danno accidentale e salvando dal discredito il marito, il quale rifece i calcoli e costruì il ponte più solido.
Porta di Bisagra (ne esistono due una è detta nuova e l'altra vecchia, a distanza di soli 80 m; il nome viene forse dal termine arabo bab sagra = "porta della pianura").
Sinagoga de Santa María la Blanca sulla quale si sono fatte le più svariate teorie, per alcuni fu costruita da Jusef ben Sossan, morto nel 1205, gabelliere di Alfonso VIII, per altri è la sinagoga Al Malikin o di David ben Salomon ben Abi Durhan datata alla fine del XIII secolo.
Si suppone che l'edificio fosse più lungo e non si sa dove fosse la galleria riservata alle donne, ma gli scavi del 1987-88 non hanno portato ad alcuna conclusione. L'interno è una ridotta pianta basilicale di 28x20 metri divisa in cinque navate con pilastri ottagonali che sopportano bellissimi archi a forma di ferro di cavallo e si adornano di capitelli lavorati a stucco. Fu trasformata in chiesa romana trasformando il muro dove erano custoditi i rotoli della legge in altare maggiore al tempo del cardinale Siliceo alla metà del XVI secolo.
Sinagoga del Tránsito, la bella sinagoga di Samuel Levy. Nel 1492, con la cacciata degli ebrei, divenne chiesa cristiana del Transito, così chiamata dal quadro principale dell'ancona dipinto da Correa de Vivar rappresentante l'Assunzione o Transito della Vergine. È notevole per la ricca decorazione che lascia aperto una nicchia (Hekal) per la conservazione dei rotoli della legge. Sono state conservate le iscrizioni in ebraico dei salmi di Davide sulle pareti.
Cattedrale primaziale di Santa María de Toledo.
La cattedrale primaziale di Santa Maria (Catedral Primada de Santa María de Toledo in lingua spagnola), a Toledo, è la chiesa madre dell'arcidiocesi di Toledo. Edificata tra il 1226, durante il regno di Ferdinando III, e il 1493, epoca dei re cattolici, la cattedrale di Toledo è considerata il capolavoro dello stile gotico in Spagna.
La cattedrale primaziale di Santa Maria (Catedral Primada de Santa María de Toledo in lingua spagnola), a Toledo, è la chiesa madre dell'arcidiocesi di Toledo. Edificata tra il 1226, durante il regno di Ferdinando III, e il 1493, epoca dei re cattolici, la cattedrale di Toledo è considerata il capolavoro dello stile gotico in Spagna.
Origini- nel corso degli anni, una tradizione popolare non scritta ha raccontato che nel medesimo luogo dove sorge l'attuale cattedrale, esisteva un precedente tempio dai tempi di sant'Eugenio, primo arcivescovo di Toledo.
La città era stata sede vescovile della Spagna visigota. I numerosi Concili di Toledo attestano il suo importante passato ecclesiastico. A Toledo, durante il III Concilio, il re Recaredo I abiurò l'arianesimo. L'invasione musulmana non eliminò nell'immediato l'impronta cristiana e il vescovo stabili la sua sede presso la chiesa di Santa María de Alfizén. Si pensa che l'edificio episcopale visigoto venne convertito nella grande moschea della città di Toledo. Alcuni ricercatori osservano che la sala di preghiera della moschea corrisponde con la disposizione a cinque navate dell'attuale cattedrale, il Sahn coincide con parte dell'attuale chiostro e della cappella di San Pedro e il minareto con la torre campanaria. Tra i reperti archeologici presenti è possibile osservare alcune vestigia dell'edificio musulmano: una colonna islamica montata all'interno della cappella di Santa Lucía; i fusti marmorei che decorano l'esterno del coro provengono da una antica costruzione musulmana; gli archi intrecciati in stile califfato nel triforio del coro e del deambulatorio corrispondono alla tradizione costruttiva islamica di Cordova.
Veduta interna: La cattedrale attuale è opera del XIII secolo, epoca dell'arcivescovo Rodrigo Jiménez de Rada e del re Ferdinando III. Jiménez de Rada, arcivescovo di Tolosa dal 1209, dall'inizio del mandato difese davanti al papa il primato della sua sede. Nella sua mente c'era la costruzione di una grande cattedrale, degna della città che governava.
La cattedrale - moschea si presentava vecchia e in rovina, con alcune parti demolite dal suo predecessore. Era spaziosa, ma poco alta e priva della snellezza delle altre chiese di analoga importanza. Jiménez de Rada fu l'entusiasta promotore della costruzione della nuova cattedrale, secondo i canoni dello stile gotico. Fu tanto coinvolto nell'impresa che si disse fosse anche l'autore dei progetti della cattedrale, tesi smentita da storici e architetti.
L'edificio attuale: La struttura della cattedrale venne influenzata dallo stile gotico francese del XIII secolo, adattato al gusto spagnolo. Misura 120 metri di lunghezza per 59 metri di larghezza e 44,5 metri di altezza, divisa in cinque navate, con transetto e doppio deambulatorio. Le due navate laterali più esterne presentano l'anomalia di essere un po' più ampie rispetto alle due prossime alla navata centrale.
La parte più antica del tempio è il coro, dove si conserva il triforio originario, di influenza mudejar, che si estendeva per tutta la lunghezza delle navate, da dove venne eliminato nel corso delle numerose modifiche subite nel tempo dall'edificio e sostituito da grandi vetrate. La sezione più bassa del triforio è fatta di archi a cuspide che poggiano su colonne binate e la parte superiore presenta archi intrecciati tipici del arte mudéjar.
Non è noto se questi temi mudéjar esistessero nella moschea precedente e siano stati copiati come ricordo o se siano stati aggiunti in uno dei miglioramenti e arricchimenti della fabbrica, come qualcosa di originale e di buon gusto. Nel coro si trova il doppio deambulatorio, che è doppio in quanto corrisponde alla pianta di cinque navate. Questo doppio ambulacro è di grandi proporzioni e arricchito con elementi architettonici e una singolare volta.
Le sezioni delle cappelle presentano un'alternanza di piante e dimensioni: rettangolari (cappelle più grandi) e triangolari (più piccole).
La medesima disposizione del coro si può vedere nelle cattedrali francesi di Notre Dame di Parigi, di Bourges e Le Mans. Le volte delle navate sono quadripartite, mentre nella crociera e nel coro sono rinforzate da nervature intermedie.
I maestri costruttori e i mecenati : per secoli si è creduto che il primo maestro architetto della cattedrale di Toledo fosse Petrus Petri (Pedro Pérez in spagnolo). Questa certezza si basava su quanto scritto in una lapide, scritta in latino poco colto, dove si afferma che tal Petrus Petri, morto nel 1291 fu maestro costruttore della cattedrale. Verso la metà del XX secolo, il vescovo di Ciudad Real indagò a fondo su questo tema, portando alla luce dei documenti che dimostrano l'esistenza di un primo maestro, anteriore a Petrus Petri, di nome Martin, di origine francese e sposato con maria Gomez, chiamato dall'arcivescovo Jiménez de Rada. Uno dei documenti, datato 1227, nomina un maestro Martin dell'opera di Santa Maria di Toledo, citato anche in un altro documento, una lista delle rendite della cattedrale, risalente al 1234, da cui si evince anche che il maestro abitava in una casa di pertinenza della cattedrale.
In documenti successivi, appaiono i nomi di Martin e Juan Martin (rispettivamente muratore e maestro dei muratori), probabilmente imparentati parenti col maestro Martin. Sulla base di questi studi, attualmente Martin è considerato il primo architetto della cattedrale di Toledo. Sulla questione resta da aggiungere che l'epoca di inizio dei lavori non si accorda con l'età del maestro Petrus Petri, che in quegli anni doveva essere troppo giovane per essere architetto.
Gli studi realizzati dopo questa scoperta indicano che maestro Martin sarebbe l'autore delle cappelle dell'ambulacro e, dopo la sua partenza o morte, i lavori ripresero sotto la direzione del maestro Petrus, che terminò il doppio deambulatorio e realizzò il triforio in stile toledano.
Alla fine del XIII secolo erano terminati il coro e due sezioni delle navate sud. Alla fine del XIV secolo, compare il nome del maestro Rodrigo Alfonso, che mise la prima pietra del chiostro nel 1389, col patrocinio dell'arcivescovo Pedro Tenorio, che morirà dieci anni dopo.
L'arcivescovo si occupò di molte opere della cattedrale, come la cappella di San Biagio nel chiostro, famosa per i suoi affreschi di scuola senese. Il successivo maestro di cui si ha notizia fu Alvar Martínez (o González), autore della facciata di ponente, iniziata nel 1418 e modificata nel 1787. Realizzò inoltre la torre campanaria, ai tempi dell'arcivescovo Juan Martínez Contreras, il cui stemma figura nel fregio che corona la prima sezione.
Il coronamento del campanile venne realizzato da un altro maestro, Hannequin de Bruselas, che plasmò lo stemma del successivo arcivescovo, Juan de Cerezuela. Con Hannequin arrivo un gruppo di maestri illustri: Egas Cueman, Enrique Egas, Juan Guas.
La fabbrica gotica venne completata nel 1493 sotto la direzione di Juan Guas and Enrique Egas, con il patrocinio e la supervisione dell'arcivescovo, cardinale Pedro González de Mendoza.
Toledo è famosa da secoli per la sua produzione di acciaio e soprattutto per le spade, le cui tecniche di produzione provenienti dalla Persia furono importate dagli arabi. Ancora oggi la città è un centro importante di produzione di coltelli e di altri oggetti di acciaio.
Fonte: Wikipedia
FINE
Arrivederci al prossimo viaggio
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